LE NOSTRE FERROVIE

La nostra regione si compone di molteplici linee ferroviarie che hanno contribuito a formare la storia del nostro territorio, ma non solo.

La prima ferrovia in ordine temporale a venire realizzata su quello che oggi è il territorio della Regione del Friuli Venezia Giulia, fu nel 1855 il collegamento Treviso-Pordenone. Anche Venezia, come Trieste, era considerata un importante città del sud dell’Impero Austro-Ungarico; per questo entrambe andavano collegate con Vienna. Per realizzare questo collegamento si ipotizzarono due soluzioni: la prima, attraversando Treviso-Pordenone-Udine-Trieste; la seconda, collegando Venezia a Trieste passando per Portogruaro-Cervignano-Monfalcone. Per varie ragioni, la scelta cadde sulla prima soluzione; non ultima quella che il territorio attraversato dalla seconda ipotesi era meno popolato, economicamente meno sviluppato e con molte zone paludose.

Seconda ad essere realizzata fu la ferrovia Meridionale. Fu la prima linea ferroviaria ad arrivare a Trieste, la sua realizzazione è datata 1857, quale ultima tratta per collegare il porto al retroterra asburgico fino alla Vienna capitale dell’epoca, passando via Lubiana, Maribor e Graz. Ne conseguì la costruzione di una stazione di testa, denominata Triest Südbahnhof o Meridionale dal nome della Società privata che la gestì. Questa è oggi il terminale viaggiatori di Trieste Centrale, regolarmente in esercizio.

Nel 1860, anche Trieste ottenne il suo collegamento con Venezia. Di fatti in quell’anno si completò il percorso che portava da Trieste ad Udine e Casarsa. Da quest’ultima stazione di fatti partiva il collegamento Pordenone-Venezia realizzato nel 1855.

Nell’ottica di migliorare i collegamenti di Trieste con Venezia, Vienna e Praga, nel 1873 fu aperta la ferrovia Rudolfiana. Quest’ultima collegava Sankt Valentin, sulla ferrovia Vienna-Linz-Salisburgo, con Tarvisio. Nel 1869, venne deciso di costruire una linea che collegasse Lubiana a Tarvisio. La linea ferroviaria fu aperta il 14 dicembre 1870, collegava Tarvisio con Fusine per poi arrivare all’attuale centro sciistico di Kranjska Gora (Kronau), e successivamente a Jesenice (Assling) sulla Ferrovia Transalpina che partiva da Trieste Campo Marzio. La linea venne chiusa nel tratto italiano nel 1966.

Il 20 settembre 1876 fu realizzata ed inaugurata la ferrovia Istriana, con questo tracciato si intende il collegamento lungo 121km tra Divaccia (stazione già attraversata dalla linea della Meridionale) e Pola. La realizzazione della ferrovia Divaccia-Pola doveva soddisfare il bisogno di collegare Vienna ed il centro dell’Impero Austro-Ungarico con la piazzaforte militare di Pola, importante base navale dell’Impero.

Successivamente, nell’anno 1879, si inaugurò la nuova direttrice ferroviaria della Pontebbana. A Pontebba si erano congiunti i cantieri di costruzione provenienti da Udine lato Italia e da Tarvisio lato Austria; si completò così, in sei anni, una linea di montagna dalla pianura al Friuli pedemontano, per arrivare alle gole del Canal del Ferro e della Valcanale. A seguito della Prima Guerra Mondiale, con i nuovi confini, la Pontebbana divenne l’unica direttrice tra l’Austria e l’Europa centro orientale. La Pontebbana divenne l’asse ferroviario fondamentale di nordest del nostro Paese, rappresentò la via privilegiata degli scambi commerciali del Porto di Trieste. Nei primi anni del 2000 furono ultimate le opere di modifica e ampliamento del tracciato ferroviario.

Nel 1887 a Trieste si aprì la ferrovia della Val Rosandra o ferrovia di Erpelle. Questo percorso ferroviario (chiuso nel 1961), attraverso la stazione di Erpelle, serviva a mettere in collegamento la nuova stazione di Sant’Andrea (successivamente denominata Trieste Campo Marzio) con la ferrovia Istriana. Il motivo della realizzazione di una nuova stazione e del nuovo collegamento, si basava sulla necessità di potenziare i collegamenti del porto di Trieste, e di creare un concorrenza alla gestione privata della ferrovia Meridionale.

Sempre nell’anno del 1887, il 5 luglio si inaugurò a Trieste la Rivabahn o linea delle Rive. Questo raccordo serviva a collegare la stazione di Trieste Sant’Andrea (oggi Trieste Campo Marzio) con il Porto Franco adiacente agli impianti della Ferrovia Meridionale (l’attuale Porto Vecchio servito dalla Stazione Centrale di Trieste). Questo collegamento fu, sin da principio, dichiarato provvisorio; nonostante ciò durò fino al 1981, anni in cui venne inaugurata la linea di circonvallazione sotterranea per collegare Trieste Campo Marzio con Trieste Centrale.

Nel 1888 la linea Venezia-Udine fu collegata con Udine-Palmanova-S.Giorgio di Nogaro, e nel 1917 con Palmanova-Cervignano. Nel frattempo nel 1910 venne aperto un collegamento ferroviario tra Cervignano-Aquileia-Grado, chiuso successivamente nel 1937.

Nel 1894 venne aperta la linea tra Monfalcone e Cervignano che nel 1897 si congiunse a sua volta alla linea Venezia-San Giorgio di Nogaro, consentendo così un collegamento traa Venezia e Trieste passando per la Bassa Friulana. 

Nel 1902, con l’intento di collegare le zone più popolate e agrarie dell’Istria con Trieste, si realizzò la ferrovia della Parenzana. La linea della Parenzana (a scartamento ridotto), collegava la stazione di Sant’Andrea (oggi Trieste Campo Marzio) a Parenzo passando per Capodistria e Buie. Venne chiusa nel 1935.

Mezzo secolo dopo la realizzazione della Meridionale, nel 1906, Trieste ottenne un secondo collegamento con l’Impero grazie alla ferrovia della Transalpina. Questa seconda direttrice, fu attestata ad una nuova imponente stazione di testa. Quest’ultima, collocata all’estremità opposta della città, nella nuova area portuale, costituì la stazione delle ferrovie austriache dello stato, denominata Triest Staatsbahnhof e ribattezzata poi in “Trieste Campo Marzio”.

Tra il 1894 e il 1930 si realizzò la ferrovia Pedemontana, questa linea partiva da Casarsa, un importante nodo ferroviario che si collegava a nord con Gemona e ad Ovest con Portogruaro. La linea è stata concepita in modo unitario da Portogruaro a Gemona, gli intenti erano due: quello da parte del porto di Venezia di portar via più traffici possibili al porto di Trieste, e quello da parte delle autorità militari di proteggere il confine orientale (prima del primo conflitto Mondiale).

Esistono altre linee ferroviarie in Friuli Venezia Giulia. La ferrovia Udine-Cividale (FUC), ultimo tratto di un collegamento con Caporetto (a scartamento ridotto), chiuso nel 1932 e la ferrovia Carnia-Tolmezzo-Villa Santina, come primo tronco per un collegamento più vasto e ambizioso, quello verso Calalzo-Pieve di Cadore e successivamente verso la Val Pusteria. La linea, aperta nel 1910, fu dismessa nel 1960.  

Oggi come oggi sono in corso diversi lavori atti a migliorare le ferrovie sia della regione FVG che degli stati confinanti. Trieste è in pieno fermento merito di quella che una sua risorsa storica: il porto. Da esso la necessità di riammodernare tutta la vasta rete di raccordi ferroviari e collegamenti. 


Di seguito trovate la nostra cartografia che mette in evidenza i tracciati ferroviari e gli anni di realizzazione, potete consultarla scaricandola dal link qui sotto: