
Locomotiva diesel elettrica SŽ 664 103 (soprannominata “Reagan” o “Presidente) in sosta a Podgorje nell’agosto del 2014. La locomotiva è in testa ad un treno di pietrisco proveniente dalla vicina cava di Črni Kal.
Per Ferrovia Istriana si intende il collegamento tra la stazione di Divaccia (Slovenia) e Pola (Croazia) lungo 121km, inaugurato il 20 settembre 1876. La ferrovia fu concepita e realizzata per ragioni strategiche e militari al fine di collegare Vienna ed il centro dell’Impero Austro-Ungarico con Pola, che allora era la più importante base navale dell’Impero, sede anche di un grande Arsenale per la riparazione, manutenzione e modifica di navi militari.

Il tracciato scelto era tale da costituire un collegamento sicuro da possibili incursioni e bombardamenti via mare, a differenza della Ferrovia Meridionale Trieste-Vienna, esposta a possibili bombardamenti dal mare nella tratta Trieste-Aurisina. La ferrovia serviva anche il porto commerciale di Pola e quello di Rovigno, città che veniva raggiunta da una diramazione della linea da Canfanaro con un collegamento di circa 20km, chiuso nel 1966.
Nel 1951 venne aperto un collegamento di circa 52 km da Lupogliano al bacino carbonifero di Arsia e successivamente, intorno al 1980, la linea raggiunse anche il porto di Bersizza (Luka Bršica). Su questa diramazione, nel 1959 iniziò anche il servizio passeggeri che però fu soppresso nel 1966. Nel 2009 la tratta venne chiusa al traffico a causa di una frana. Nel 1967 venne invece aperto il collegamento tra Prešnica (Bresenza del Taiano) ed il porto di Capodistria, dal 2019 in fase di raddoppio. Attualmente la ferrovia Istriana è divisa tra la Slovenia Divaccia-Rakitovec (Acquaviva dei Vena) e la Croazia (fino a Pola).
Testi di Valter Tius